Wednesday, February 25, 2009

Qual è l’effetto di abbinare la letteratura poliziesca al problema della criminalità organizzata


Mike Peraino

Leonardo Sciascia
A Chiascuno il Suo


Qual è l’effetto di abbinare la letteratura poliziesca al problema della criminalità organizzata (e in particolare la Mafia)?

Ci sono tante ragioni per scrivere: per esprimersi, per divertimento, per motivazioni politiche, per informare altre persone, o per protestare, solo per nominarne alcune. Nel caso di Sciascia, diversi motivi provocano le sue scelte, soprattutto la letteratura poliziesca e il problema della criminalità organizzata, in altre parole la mafia. Lui usa questo come uno strumento e nel suo libro A Ciascuno il Suo, si vede questo metodo di scrivere in primo piano.

Per creare una nuova arma letteraria, lui abbina la letteratura poliziesca al problema della mafia e crea una spada a doppia taglia. Sciascia usa questo stile come un portavoce per parlare chiaramente dei problemi che affliggono la Sicilia, ma anche il mondo; lui usa la Sicilia come una metafora per il mondo intero. Ma Sicilia e’ la verità che lui conosce, quindi scrive della sua patria.

Ma perché scrive un giallo che non e’ un giallo? All’inizio, A ciascuno il suo sembra un vero e proprio poliziesco – una storia da risolvere con le tracce da seguire, e un vero detective, che sa individuare quello che succederà, ma invece, in questo caso non si vede la progressione normale. Al posto di una storia misteriosa, o meglio nascosta come una storia misteriosa, c’e’ una forte critica della criminalità, e delle culture che non fanno niente per frenarla. Sciascia usa la letteratura per mostrare che la società non si sta comportando nella maniera giusta. Dice basta con il circolo vizioso di omertà e lui farci vedere il latro scuro dell’isola.

Penso che questo metodo di scrivere una critica o impacchettarlo come un libro popolare sia la via migliore per diffondere l’idea. Se lui lo avesse scritto come un saggio o come qualcosa più “scolastico”, il libro non sarebbe stato così popolare. A volte ci vuole la gente popolare per cambiare il mondo. Il mondo politico non basta, e questa e’ una cosa che critica Sciascia. Lui vede la corruzione dappertutto e capisce che anche quelli che fanno parte del governo (l’istituzione che dovrebbe proteggere e aiutare la gente) non sono sempre sulla strada giusta – il potere e’ corrotto.

Si vede questo nel libro perché il nostro povero detective e’ morto a causa della corruzione della società, la Sicilia, e dell’umanità’. Come si fa se non e’ possibile fidarsi dagli altri incaricati del nostro ben essere? Dovremmo cercare altrove? Forse questo e’ l’inizio di un altro girone nel circolo che contiene la società, la politica, e la mafia… non finisce mai.

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Lista delle sue Opere

  • Le favole della dittatura (1950)
  • La Sicilia, il suo cuore (1952)
  • "Sicilian Uncles" ("Gli zii di Sicilia", 1958 - short story)
  • The Day of the Owl (Il giorno della civetta, 1961)
  • Il consiglio d'Egitto (1963)
  • Morte dell'Inquisitore (1964)
  • L'onorevole (1965)
  • To Each His Own (A ciascuno il suo, 1966)
  • La corda pazza (1970)
  • Equal Danger (Il contesto, 1971)
  • "The Wine-Dark Sea" ("Il mare color del vino", 1973 - short story)
  • Candido; ovvero, Un sogno fatto in Sicilia (1977)
  • The Moro Affair (L'affare Moro, 1978)
  • Occhio di Capra (1984)
  • The Knight and Death (Il cavaliere e la morte, 1988)
  • The Mystery of Majorana[1] (La scomparsa di Majorana, 1975)

4 comments:

  1. La letteratura poliziesca, come molti altri generi letterari, è sempre stata ispirata da fatti di cronaca, eventi realmente accaduti o storie di vita quotidiana. A maggior ragione se pensiamo alla letteratura di Leonardo Sciascia possiamo facilmente vedere che questo autore ha scritto storie come "A ciascuno il suo" decisamente ambientate in Sicilia e sicuramente ispirate dall'influenza della criminalità organizzata (cioè la mafia) sulla vita quotidiana di tutti i cittadini. La mafia è stata una delle fonti di ispirazione maggiori e più concrete della letteratura poliziesca e criminale. Infatti gli scrittori come Sciascia hanno preferito utilizzare i loro romanzi e la loro fantasia per denunciare una situazione di omertà e silenzio che pochi scrittori hanno avuto il coraggio di parlare. Ci sono diversi motivi che hanno spinto Sciascia a scegliere di utilizzare la letteratura poliziesca per denunciare la criminalità organizzata, ma soprattutto ha voluto essere il portavoce dei problemi che affliggono la Sicilia (la Sua Terra!) ed in generale il mondo intero visto che la mafia è radicata un pò dappertutto. Ci sono molti riferimenti nel libro che fanno capire al lettore qual'è la situazione che si vive in Sicilia, ma al tempo stesso ci sono altrettanti momenti in cui la fantasia dello scrittore ci fa vivere la storia del protagonista come se fosse un vero e proprio romanzo di fantasia. Questa tecnica è utilizzata principalmente per evitare di parlare troppo specificamente di fatti o persone realmente esistiti e che potrebbero mettere lo scrittore in pericolo contro la mafia.
    La mafia infatti è l'espressione e l'organizzazione criminale più pericolosa che esiste nel Meridione, ed in particolare in Sicilia. Per questo motivo è molto pericoloso parlarlo e denunciare i suoi membri, perchè c'è sempre il rischio di qualche vendetta da parte dei mafiosi che vogliono vivere nell'oscurità e fare le cose di nascosto per non essere scoperti dalla polizia ed essere arrestati. In questa ottica subentra la fantasia dello scrittore, che aggiunge elementi immaginari ai suoi romanzi per evitare di parlare di persone e fatti realmente esistite. Quindi possiamo concludere che sicuramente la criminalità organizzata ha influenzato la letteratura poliziesca, anzi è stata e sarà sempre la fonte da cui attingere per prendere spunto ed ispirazione per tutti gli scrittori che vogliono trattare questi argomenti.

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  3. Mike- hai fatto delle belle conclusioni. Mi piace la domanda "Ma perché scrive un giallo che non e’ un giallo?" Quando ho finito di leggere il romanzo, mi sentivo un po` delusa, un po derubata della tranquilita` che le fini dei romanzi devono darci. Per esempio, la fine deve farci sentire bene, contenti di aver letto il libro, di aver pensato alla giustizia , ma in questo romanzo non e` il caso. Questi sentimenti di delusioni sono infatti quelli che ci dice che e` un bel romanzo. Ci dice anche un po` della realta` di Sciascia, che le cose non finiscono sempre per essere belle. Come sappiamo, una societa` dominata dalla mafia non e` bella ed e` questo che Sciascia ci sta mostrando. Praticamente, questo e` un tipo di lezione per la vita!

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  4. Si Mike, io sono d’accordo, questa tipo di letteratura è più che un racconto, è un attrezzo che diventa una arma. È un attrezzo che ha l’abilità rivelare la verità. Nel mondo di Sicilia, ci deve essere un tipo di potere che salga soprattutto; un potere che porta giustizia. Sappiamo che le polizie possono essere malign come la mafia, quindi questa tipo di letteratura diventa la forma sola di verità per il resto del mondo. Altrimenti, il mondo intero non saprebbe l’ingiustizie che succedono. Penso che Sciascia scrive bene della situazione in Sicilia, benchè non conosco la situazione reale. Delle cose ho imparato nei anni recent, i racconti di Sciascia sembrano fare una buona rappresentazione. Dobbiamo adorare e proteggere questi tipi di letterature che vengono dei luoghi appartati.

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